mercoledì 20 agosto 2008

Il LIBANO, il cuore del medio oriente

... e di riflesso, anche la gente ha un grande cuore!
Il modo in cui siamo stati accolti è stato gradevole. Mi sono sentito parte della famiglia, nonostante gli usi e consuetudini siano parecchio differenti da quelli del "vecchio continente". Ed inoltre ci hanno messo a disposizione una casetta di un parente tutta per noi.

La cerimonia è stata davvero calda e colma di affetto e partecipazione. Tutti a salutare "noi stranieri" e congratularsi. Anche nei giorni successivi, lungo le strade del piccolo villaggio, la gente ci salutava come se fossimo amici di lunga data.

Vero anche che la tradizione impone vincoli fin troppo rigidi e... arcaici, uno tra tutti l'impossibilità di un ragazzo e di una ragazza di stare da soli nella stessa stanza a guardare la TV, per esempio. O tutta una serie di argomenti TABU' di cui non si può parlare!
Oppure gli orari dei pasti, totalmente inesistenti. Un giorno a pranzo, vista l'ora tarda, abbiamo deciso di cucinarci una pasta per conto nostro... dopo qualche ora sono venuti a chiamarci, aspettandoci per il pranzo (ormai erano quasi le quattro del pomeriggio) e quasi offesi perché non abbiamo pranzato con loro. Perciò il giorno dopo ci siamo presentati per il pranzo... ma questa volta di nuovo quasi offesi perché niente era pronto, in quanto quel giorno non previsto!
Misteri che per un occidentale è difficile comprendere...

OK, senz'altro un'esperienza da fare, da cui imparare e su cui riflettere, ma decisamente dopo due settimane di questo modo PER ME non ragionevole la voglia di tornare a casa era alle stelle.

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